In partenza per l’anno accademico 2017-2018 la prima edizione del Master universitario di II livello in “Ingegneria Forense” del Politecnico di Torino, nato in collaborazione con l'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino e coordinato dal professor Michele Tartaglia del Dipartimento Energia del Politecnico.
Un nuovo percorso di studi che nasce da un’esigenza ben precisa: una necessità formativa riscontrata dalla Commissione di Ingegneria Forense dell'Ordine degli Ingegneri e dal Tribunale di Torino, per quanto riguarda la preparazione sistematica degli ingegneri che si propongono come consulenti tecnici della magistratura, di imprese, privati ed enti e in tutti quei casi in cui si riscontrino danni fisici ed economici a cose, persone, in ambito giudiziario penale e civile o extragiudiziario.
Si delinea quindi anche una nuova figura: l’Ingegnere Forense, il professionista che da una parte indaga sulle cause e sulle responsabilità di un evento dannoso mentre, dall’altra opera come Consulente Tecnico di Ufficio o di Parte in un procedimento giudiziario. Il suo obiettivo principale sarà quello di analizzare i motivi più probabili per cui si è verificata una prestazione diversa da quella attesa e sulle sue origini. Un crollo, un cedimento, una rottura, alcune crepe: diverse possono esserne le cause, dal dissesto a un difetto di fabbricazione del prodotto o del materiale, o a negligenze nella realizzazione delle opere.
Una disciplina che tocca ad ampio raggio tutti i campi dell’Ingegneria: dal settore civile a quello industriale focalizzato sull’ambito meccanico, chimico ed elettrico.
Il Master in Ingegneria Forense ha una durata di 12 mesi e prevede un impegno a tempo parziale - giovedì, venerdì e sabato, a settimane alterne - per un totale di 60 crediti formativi universitari. L’avvio del Master è previsto per marzo 2018 e terminerà a marzo 2019. Il percorso formativo si compone di 900 ore organizzate in lezioni per 400 ore, tirocinio per 250 ore e tesi per 250 ore. Alcune tematiche del master saranno fruibili, come singoli corsi di formazione permanente che conferiscono crediti formativi professionali, da esterni che intendano accrescere la propria formazione.
Il programma didattico prevede in via preliminare una formazione legale comune - diritto e procedura penale, civile, amministrativa, informazioni su responsabilità ed etica professionale – cui seguirà una preparazione tecnica comune su temi di utilità generale: sicurezza del lavoro, trattamento dei pericoli da esplosione e incendi, problemi ambientali, lavori pubblici, proprietà intellettuale, metodi di stima, modalità di redazione di documenti tecnici peritali. Infine, a questi corsi di base si aggiungeranno quelli riguardanti temi più specialistici che i partecipanti sceglieranno coerentemente con la propria formazione accademica: Ingegneria forense civile ambientale, Ingegneria forense industriale 1, orientata alle discipline dell’ingegneria aerospaziale, meccanica, dei trasporti e di scienze applicate e Ingegneria forense industriale 2, incentrata invece su tematiche di ingegneria energetica, elettrica, elettronica, delle telecomunicazioni, automatica ed informatica.
Diversi saranno poi gli sbocchi occupazionali: dalle attività professionali come consulente tecnico d'ufficio e di parte nei procedimenti giudiziari e nei contenziosi, a quelle in uffici tecnici e tecnico‐legali aziendali su temi di grande rilevanza come la sicurezza dei luoghi di lavoro, gli impatti ambientali, gli aspetti contrattuali di opere da realizzare e realizzate, i rischi e gli esiti economici e assicurativi, la gestione del contezioso tecnico.