Sono 20 i ragazzi dell’Istituto Tecnico Avogadro che, per il progetto di Apprendistato Scolastico di E-distribuzione, sono ospitati al del Politecnico di Torino, il CLIK, dove da oggi si cimentanocon sensori di corrente, di temperatura, di campi magnetici e con schede Raspberry e Arduino. Si tratta appunto di studenti assunti da un anno come apprendisti in E-Distribuzione, l’operatore di distribuzione del gruppo Enel. E-Distribuzione e il Politecnico di Torino – referenti i docenti Massimo Violante del Dipartimento di Automatica e Informatica, Emilio Paolucci e Paolo Neirotti del Dipartimento di Ingegneria Gestionale - hanno co-progettato la challenge di innovazione posta agli studenti apprendisti: la sfida è quella di mettere a punto dei primi prototipi utili a monitorare da remoto alcuni parametri di funzionamento delle cabine di trasformazione al fine di prevenire guasti e malfunzionamenti nella rete elettrica.
Questa attività di laboratorio rappresenta una sperimentazione di didattica innovativa che mette a frutto i risultati delle ricerche del Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione sugli effetti di decarbonizzazione e digitalizzazione su competenze e modalità di lavoro nel settore elettrico. “Uno dei risultati più salienti– commenta Paolo Neirotti, responsabile scientifico di questa ricerca - è l’innalzamento delle competenze richieste a ruoli operativi. L’operaio elettrico deve avere una qualifica da perito, deve padroneggiare l’elettrotecnica molto meglio rispetto al passato, e deve avere un vocabolario comune con i ruoli tecnici più tipici del mondo ingegneristico, visto che aumentano le necessità di coordinamento nel momento in cui le reti sono molto più complesse da gestire”.
Infatti molte aziende come E-Distribuzione stanno progressivamente rendendo “smart” la propria rete di distribuzione elettrica: con la digitalizzazione gli operai impegnati nell’esercizio della rete si trovano, sempre in misura maggiore, a svolgere compiti legati all’analisi dati e all’utilizzo di strumenti di misura in grado di controllare la rete da remoto. Gli operai inoltre intervengono in misura maggiore nei processi di innovazione orientati a mettere a punto l’utilizzo di nuovi strumenti e di nuove procedure di lavoro.
Nella settimana passata al CLIK gli studenti dell’Istituto Avogadro si avvicinano dunque ai problemi operativi portati dalla transizione energetica e alle opportunità offerte dalle tecnologie digitali per gestire tali problemi: iniziano a sviluppare all’interno del laboratorio competenze che metteranno a punto nei prossimi dieci anni e che serviranno per gestire una rete smart. “In questa settimana l’ambizione è quella di testare e trasferire ad E-Distribuzione e agli istituti tecnici format di esperienze laboratoriali in grado di sviluppare le competenze necessarie nel futuro. Questa esperienza può essere infine utile anche per il Politecnico per far evolvere la propria didattica, oltre che per ampliarne il bacino tramite programmi con un contenuto professionalizzante” conclude Neirotti.