La ricerca scientifica non si ferma e continua a guardare con fiducia ad un futuro in cui sarà di nuovo possibile incontrarsi e scambiare esperienze e risultati: è stata ufficialmente accettata la candidatura di Torino come sede della 34esima Conferenza Europea sui Biomateriali. A vent’anni dall’ultimo congresso tenuto in Italia, nel 2025 tornerà nel nostro Paese il prestigioso appuntamento grazie alla proposta presentata al board dell’associazione dal Politecnico con il sostegno di Turismo Torino e Provincia Convention Bureau.
La direzione scientifica sarà affidata al Professor Gianluca Ciardelli del Politecnico - Chairman dell’evento e alla professoressa Silvia Farè del Politecnico di Milano, co-chairman. La conferenza accoglierà nella prima metà del settembre 2025, presso il Centro Congressi Lingotto di Torino, oltre 1.000 tra i maggiori esponenti internazionali della ricerca sui biomateriali, al fine di condividere per 5 giorni le ricerche più avanzate nel settore.
La ESB - European Society of Biomaterials – è un’organizzazione no-profit fondata nel 1976 che conta oggi più di 750 membri provenienti da 33 differenti Paesi del mondo, volta a studiare l’impiego di materiali avanzati per dispositivi medici e per la medicina rigenerativa.
L’associazione mette inoltre a disposizione un "ambiente virtuale" per tutto l'anno in cui scienziati, clinici, industriali ed esperti in questioni normative possono creare reti per massimizzare le opportunità di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico, per poi confrontarsi durante l’atteso meeting annuale.
Dichiara il professor Ciardelli: “E’ di grande soddisfazione esser riusciti a riportare in Italia, e in particolare a Torino, questo evento e per questo ringraziamo gli attori istituzionali, accademici e del settore privato che hanno a vario titolo sostenuto la candidatura. Adesso ci rimettiamo al lavoro per offrire un programma scientifico e sociale all’altezza dell’evento. In particolare ci attendiamo una vibrante discussione sui temi di frontiera della ricerca scientifica e tecnologica relativa ai biomateriali. Fra i temi che verranno affrontati, alcuni ancor più di attualità nell’attuale emergenza sanitaria, riguarderanno fra l’altro le tecnologie abilitanti che accompagnano i biomateriali (additive manufacturing, biorobotica, nanotecnologie) e la loro applicazione nella cura delle patologie non trasmissibili, le infezioni virali e batteriche con approcci sempre più mirati e personalizzati”.