In numeri ridotti, ma da settembre gli studenti del Politecnico potranno tornare in aula. E per attivare tutte le misure necessarie a garantire un rientro parziale, ma in completa sicurezza – con circa il 25% della capienza delle aule, corrispondente a circa 2.500 studenti al giorno – l’Ateneo ha stanziato un investimento importante: circa 2,8 milioni di euro.
Il Rettore ha delineato il nuovo assetto della didattica dell’Ateneo per il prossimo anno accademico nella conferenza di apertura della settimana dedicata all’orientamento per le future matricole, ma anche in un messaggio a tutti gli attuali studenti e docenti.
“Sono stati mesi davvero complessi, di forti preoccupazioni e altrettanta determinazione”, ricorda il Rettore: “Al pari dell’intera Università italiana, abbiamo dato prova di grande senso di responsabilità ponendo al centro la sicurezza dei nostri colleghi e dei nostri studenti, rinunciando temporaneamente alla didattica in presenza e a quella socialità che sono e saranno sempre, superata questa emergenza, il fondamento della nostra comunità. Sotto la pressione delle misure restrittive, abbiamo realizzato azioni semplicemente impensabili prima, per offrire tutte le nostre attività didattiche da remoto, ben sapendo che lo sforzo che stiamo sostenendo non potrà che migliorare ulteriormente l’offerta formativa e la reputazione del nostro Ateneo in Italia e nel Mondo”.
“Ringrazio tutti i colleghi per l’impegno profuso e gli studenti per la loro abnegazione. Sono consapevole delle difficoltà che questo metodo di fruizione della didattica comporta per lezioni, esercitazioni ed esami, e voglio assicurare loro non solo il miglior servizio possibile ma anche comprensione, un approccio garantista e la determinazione a migliorare quei processi ancora da perfezionare”.
Cosa succederà, quindi, a settembre? Ad oggi si può ritenere che anche nella Fase 3 dovranno essere mantenute le stesse misure di distanziamento fisico e di utilizzo di presidi anti-contagio oggi in vigore. Gli spazi dell’Ateneo non potranno quindi essere occupati in percentuale maggiore al 25% delle attuali capienze; per le attività in presenza, quindi, sarà data priorità alle attività che beneficiano maggiormente del confronto, quindi esercitazioni in aula, classi progettuali o atelier, esercitazioni di laboratorio didattico, challenge e team studenteschi; riprenderanno anche tirocini curricolari presso aziende e tesi sperimentali. Questo, cercando di privilegiare sempre gli studenti con disabilità.
Per tutti, sarà comunque garantito di poter fruire della didattica in remoto, come sta avvenendo ora.
Per garantire la parità di trattamento e di accesso a tutto gli studenti, sia italiani sia stranieri, l’Ateneo ha approvato un piano di investimenti economici senza precedenti in aggiunta ai circa 2 milioni di cui l’Ateneo potrà disporre grazie agli stanziamenti previsti dal Decreto Rilancio e da precedenti decreti e al budget 2020 già stanziato: in particolare verranno investiti circa 850 mila euro per interventi strutturali sulle aule, 500 mila euro per misure e dotazioni per la tutela della sicurezza degli studenti, investimenti in hardware per ulteriori 600 mila euro, ad integrazione dei270 milagià utilizzati nel primo semestre; 300 mila euro saranno impiegatiper l’acquisto diattrezzature per server e data-center, virtual lab, storage per potenziare l’erogazione della teledidattica, mentre ulteriori 300 mila per dotazioni individuali per migliorare l’efficacia dello smart-working e dell’insegnamento online. Infine 230 mila euro per software e potenziamento di servizi.