Due proposte sono state selezionate per far parte del brano ufficiale “We are the Earth”, al centro del contest creativo musicale promosso dalla RUS - Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile insieme al Coro PoliEtnico del Politecnico – Ateneo che presiede la RUS fino al 2021 - e patrocinato dall’ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo sostenibile, che ha come obiettivo la creazione di un brano musicale e di un video per sensibilizzare sui temi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.
Si tratta delle proposte di partitura e testo presentate dal Coro 1506 dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo e da Giuseppe Sanfratello, dottorando dell’Università degli Studi di Catania. In totale la RUS ha ricevuto 13 proposte da 11 Atenei facenti parte della Rete, con un’ottima distribuzione geografica sul territorio nazionale. Alcuni brani sono frutto di cori eterogenei composti da studenti e personale docente e tecnico-amministrativo, altri della creatività di singoli che si sono cimentati nell’arte compositiva.
Il gruppo di valutazione, composto da rappresentanti della RUS, dell’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile e di diversi cori universitari, ha apprezzato l’ottimo livello di tutti gli elaborati inviati e alcune composizioni si sono particolarmente distinte per l'originalità musicale e la qualità dei testi. Tra queste, la proposta del dottorando del Politecnico di Torino Giacomo Borraccini, insieme a Benedetta Leway, si è guadagnata la Menzione per la migliore composizione musicale. All’idea del Coro "Ud'A inCanto" dell’Università degli Studi "G D'Annunzio" Chieti Pescara è stata invece assegnata la Menzione per la proposta più originale.
Al momento di determinare le regole del contest, il coro PoliEtnico ha individuato una melodia di riferimento, un canto dei nativi americani piuttosto conosciuto sul tema della Madre Terra (“the river is flowing”) che ha rappresentato la base per la scrittura del ritornello nelle composizioni in concorso: si è trattato dell’unico vincolo di una selezione pensata per essere la più ampia possibile tra generi e tipologie di brani. Per le proposte era richiesta un’impronta corale, articolata in strofe e ritornelli, multilingue, con testi che richiamassero i temi dell’Agenda 2030 e che potessero raccogliere il contributo creativo di più Atenei italiani, anche non aderenti alla RUS, senza distinzioni tra docenti, personale e studenti.
Nelle prossime settimane il direttore del Coro PoliEtnico Giorgio Guiot elaborerà la partitura ufficiale del brano We are the Earth - che conterrà la melodia di “the river is flowing” e le due proposte selezionate - con l’intenzione di rendere pubblica l’opera nel prossimo mese di gennaio. Il brano potrà essere interpretato da cori e band universitarie in occasione di eventi e concerti, come ulteriore strumento utilizzabile per la promozione della cultura per uno sviluppo sostenibile.
“La RUS ha promosso con entusiasmo il song contest We are the Earth, consapevole che il messaggio e gli obiettivi proposti dall’Agenda 2030 hanno bisogno di essere diffusi il più possibile affinché non rimangano prerogativa di studiosi e addetti ai lavori - dichiara la prof.ssa Patrizia Lombardi, Presidente della RUS e Prorettrice del Politecnico di Torino - Siamo felici che tanti rappresentanti delle Università che aderiscono alla Rete abbiano risposto alla sfida lanciata insieme al Coro Polietnico e abbiano messo la propria creatività al servizio della RUS e dello sviluppo sostenibile, a tutti loro vanni i miei complimenti e il mio grazie!”
“Siamo grati al Politecnico di Torino e alla RUS per aver coinvolto il coro PoliEtnico in questo progetto - dichiara il direttore del team studentesco PoliEtnico Giorgio Guiot - consentendoci così di entrare in relazione con molte altre realtà universitarie e di aggiungere un’ulteriore esperienza alla nostra attività, fatta di canto di insieme e di continue produzioni e sperimentazioni musicali”.