Lanciato dall’Univesitas Indonesia (UI) nel 2010, GreenMetric è oggi uno dei principali ranking internazionali in materia di sostenibilità delle università. Ciascun campus deve annualmente misurarsi su numerosi parametri inerenti le strutture, la formazione, la ricerca, l’energia, il cambiamento climatico, i rifiuti, l’acqua, la mobilità.
Uno dei parametri dell’ambito Energia riguarda la quantificazione della dimensione complessiva di edifici intelligenti, gli smart buildings, presenti nelle sedi universitarie. Trattandosi di un concetto complesso che attiene a svariate caratteristiche e componenti di automazione in continua evoluzione, la quantificazione del parametro “smart building” richiesto da GreenMetric scontava frequentemente un’applicazione disuniforme che ingenerava difficoltà di interpretazione dei risultati del ranking.
Circa un anno fa l’Università di Bologna, referente italiano del ranking GreenMetric ha richiesto alla RUS un supporto per definire una modalità più efficace per l’individuazione e la quantificazione degli smart buildings. Nell’autunno scorso il Gruppo di Lavoro Energia di RUS coordinato dal Politecnico di Torino ha sviluppato una metodologia semplificata per definire come “smart building” un edificio, oppure una sua porzione, basata sulla verifica di alcuni requisiti minimi riferiti all’automazione, l’energia, l’acqua, il comfort interno, l’illuminazione e la sicurezza.
Nella compilazione dell’edizione 2018, gli atenei italiani hanno adottato questo standard, allegando il prospetto di sintesi dei requisiti proposto da RUS Energia. A seguito di questa esperienza, nel maggio 2019 lo Steering Committee di GreenMetric ha deciso di inserire definitivamente lo standard definito da RUS Energia nelle linee guida per la compilazione del ranking 2019.
“Siamo molto orgogliosi di questo risultato - dichiara Patrizia Lombardi, Presidente della RUS - che dimostra il fondamentale ruolo tecnico ed operativo che la Rete sta svolgendo nei confronti degli atenei italiani, per tutto quanto attiene la sostenibilità, ponendosi addirittura come potenziale advisor scientifico di rankings super affermati e robusti come il GreenMetric. Grazie al lavoro di confronto degli Energy managers italiani, coordinato da Alberto Poggio, lo schema dello smart building è ora diventato una realtà di riferimento per tutto il sistema universitario internazionale che si misura sui temi della sostenibilità dell’ambiente costruito”.