Emergenza Covid-19: un’occasione per cambiare il modello di sviluppo globale

Nel tentativo di uscire al più presto dall’emergenza determinata dal virus Covid-19, la società e le istituzioni si trovano di fronte a un bivio: cogliere l’occasione per cominciare un percorso virtuoso verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile, oppure concedere una libertà d’azione tale da azzerare gli sforzi prodotti finora per ridurre l’impatto dell’uomo sull’ambiente perseguendo un cammino di giustizia sociale.

Questa è la preoccupazione espressa nei giorni scorsi con una lettera aperta firmata dal Comitato di Coordinamento allargato ai coordinatori dei Gruppi di lavoro della RUS – la Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, che riunisce la quale totalità degli Atenei italiani sotto la presidenza e segreteria tecnica del Politecnico di Torino – nei confronti della difficile situazione che stiamo vivendo.

“Oggi più che in passato, le Università hanno il compito, e il dovere, di promuovere una cultura nuova – si legge nella lettera - di essere da modello e da stimolo per i contesti sociali e territoriali, affinché tutti possano comprendere che la sostenibilità non è un "lusso" che coinvolge e impatta su pochi ma che può e deve divenire opportunità per la promozione umana e sociale, veicolo essenziale attraverso il quale possano essere perseguiti e garantiti a tutti diritti, capabilities, inclusione, futuro”.

Per cogliere questa opportunità di svolta sulla strada della sostenibilità, la RUS evidenzia le proprie specificità di essere rete di enti alta formazione e di ricerca nel campo dell’analisi dell’impatto umano sul pianeta e delle soluzioni per ridurlo.

La lettera propone una serie di linee politiche e azioni da portare avanti a ogni livello, per delineare strategie di ricostruzione sul medio e lungo periodo orientate ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: “Nella consapevolezza che l’attenzione all’emergenza sanitaria non cancella la severa crisi ambientale e sociale globale ma anzi l’aggrava, la RUS considera l’Agenda 2030 una bussola capace di indicare chiaramente la direzione da seguire per una ripresa che permetta di rafforzare la resilienza delle persone, delle comunità e dei territori” si legge ancora nella lettera.

“Per fronteggiare l’emergenza e garantire la continuità della didattica e delle altre attività universitarie, gli Atenei italiani hanno compiuto un salto tecnologico e organizzativo senza precedenti in un tempo brevissimo, e con approccio interdisciplinare si sono posti al servizio dei loro territori – dichiara la professoressa Patrizia Lombardi, Prorettrice del Politecnico e Presidente del Comitato di Coordinamento della RUS - Questo esempio di laboratorio trasformativo risulta prezioso per ripensare i nostri modelli di sviluppo in ogni settore della economia e della società, abbracciando i principi della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica”.

Lettera Aperta RUS (46,61 kB)