L’ottava edizione del premio “Ancalau”, dedicato a promuovere il coraggio dei giovani imprenditori innovativi, è stata vinta dal progetto T-REM3DIE (Tendon Repair MEdical DevIcE), sviluppato da un gruppo di ricerca del Politecnico dedito alla realizzazione di soluzioni per la riparazione di tendini e legamenti, che punta a costituirsi come start-up.
Il gruppo, proveniente dal Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica-DISEG, è composto dalla studentessa di dottorato Mariana Rodriguez Reinoso, dall’assegnista di ricerca Marco Civera e dai borsisti Vito Burgio e Valentina Tuveri, sotto la supervisione scientifica della professoressa Cecilia Surace. I vincitori portano a casa un premio di 10 mila euro messo in palio da Eataly e Banca d’Alba. La cifra sarà utilizzata dal team per svolgere test in ambiente rilevante utili a perfezionare la tecnologia e successivamente per iniziare l’iter di marcatura CE.
T-REM3DIE è un dispositivo medico innovativo per la riparazione di tendini e legamenti che grazie al suo design e ad un materiale biocompatibile e bioriassorbibile consente di superare tutte le limitazioni delle tecniche di riparazioni tradizionali. Il progetto nasce dal medical need espresso dalla dottoressa Federica Bergamin, chirurgo ortopedico esperto di tendini della mano e membro dell’advisory board del team; completano il board il professor Emilio Paolucci del Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione-DIGEP e il professor Nicola Maria Pugno, dell’Università di Trento.
Il progetto, oltre ad aver vinto negli scorsi anni il premio Jacobacci & Partners della Start CUP Piemonte e Valle d’Aosta 2019 e il premio speciale UniCredit Start Lab del Premio Gaetano Marzotto 2020, ha recentemente ricevuto un investimento di 250 mila euro da parte del gruppo privato di venture capital Eureka! Venture sgr.