Dopo un iter di sei mesi si è conclusa la Call Internazionale di Progettazione per la Grande Villa Adriana per il premio al merito scientifico, organizzato nel quadro del Piranesi Prix de Rome 2018 dall’Accademia Adrianea di Architettura e Archeologia in partnership con l’Istituto Autonomo Villa Adriana – Villa d’Este del MiBACT e in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia.
Il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico si è classificato al terzo posto sulle 21 proposte internazionali presentate, con un progetto che, nelle motivazioni del premio, “propone una soluzione metodologicamente chiara attraverso una misurata e sobria strategia progettuale nell’obiettivo di riaffermare i valori autoctoni del paesaggio”.
Il progetto infatti prevede un nuovo assetto per la "buffer zone" di Villa Adriana, un sistema di compresenze archeologiche, architettoniche, naturalistiche ed ecologiche, che è stata interamente ripensata, in una prospettiva dinamica, ipotizzando una strategia di sviluppo e crescita.
In questo quadro, la Buffer Zone Unesco è stata concepita con l'obbiettivo di rigenerare un ecosistema comprendente beni archeologici (villa Adriana e villa d'Este) e paesaggistici (il fiume, le cave, la campagna, gli uliveti, ecc.), così come strutture per servizi e attività per la crescita culturale ed economica.
“Siamo molto soddisfatti: alla prima partecipazione abbiamo ottenuto un ottimo risultato, frutto del lavoro di un'équipe multidisciplinare i cui componenti sono riusciti ad amalgamare le proprie idee e competenze in un progetto che è davvero un lavoro collettivo, di squadra” ha dichiarato Paolo Mellano, Direttore del DAD che ha coordinato il gruppo formato da Carla Bartolozzi, Mauro Berta, Massimo Crotti, Marco Roggero, Emanuele Romeo, Francesco Novelli e con la partnership internazionale dello studio Proap di Lisbona con João Ferreira Nunes, la consulenza di Andrea Vigetti, e la collaborazione di Matteo Migliaccio, Luca Secci e Francesco Scialdone.